Vendetta - western

È una mia convinzione. Si muore nel modo in cui si è vissuti.


VENDETTA

Il saloon era pieno di fumo e puzzava d’alcool. Le poche persone che vi si trovavano erano intente a sbronzarsi o a smaltire la sbronza.
Quando Travis Hares entrò e vide quello spettacolo ne fu contento. Nessuno avrebbe fatto caso a lui. Questo era molto importante. Si sedette ad un tavolo in un angolo buio e aspettò che qualcuno si facesse vivo. Estrasse la sua Colt dalla fondina e se l’appoggiò sulle ginocchia. Doveva prendere tutte le precauzioni possibili. Chiunque con duemila dollari sulla testa le avrebbe dovute prendere.
Si fece avanti un tizio che doveva essere il barman o qualcosa del genere.
-    Salute, straniero. Prende qualcosa?
-    Una bottiglia di Whiskey e un bicchiere, per cominciare. Avete da mangiare?
-    I migliori fagioli di tutta l’Arizona, amico, e ne può avere quanti ne vuole.
-    Bene. Vada per i fagioli.
Il barman se ne tornò verso quella che doveva essere una cucina. Travis avrebbe preferito una bistecca o qualcosa del genere, ma uno nelle sue condizioni doveva accontentarsi.
Arrivò il Whiskey, e Travis se ne versò un bicchiere.
Lo sorseggiò pensando alle sue disavventure degli ultimi tempi. Erano due mesi che gli andava male: prima quella dannata partita a Poker, che gli aveva mangiato fino all’ultimo cent, e poi quella rapina in banca, con l’impiegato che si era messo in testa di fare l’eroe e lo sceriffo che era entrato proprio mentre Travis stava uscendo. Ora era ricercato per duplice omicidio e rapina a mano armata.
Avrebbe potuto andarsene in Messico, o in California, ma doveva prima fare una cosa.
Arrivarono i fagioli. Erano buoni.
La moglie di Travis era morta sei mesi prima. Era stata violentata e uccisa da una banda di desperados che si nascondeva da qualche parte, lì in Arizona.
Quel giorno maledetto Travis aveva lasciato il Ranch per recarsi in Paese a fare provviste. Quando era tornato non aveva trovato che morte e rovine bruciate.
Seppellì sua moglie e sulla sua tomba giurò di vendicarla.
Perdette poi la terra e tutto ciò che gli restava a Poker, in una sola mano. I suoi quattro assi non poterono nulla contro una scala reale di quadri.
Aveva quasi finito i fagioli quando entrò un tizio. Si guardò intorno, quindi si accostò al tavolo di Travis.
-    Salve, amico.
-    Ci conosciamo?
Travis stava in guardia, la sua mano scivolò verso il calcio della rivoltella.
-    No. Però credo che possiamo aiutarci l’un l’altro.
-    Si spieghi meglio.
-    È presto detto, – riprese lo sconosciuto – so che sta facendo domande in giro su un certo Delgado e la sua banda di desperados.
-    E se anche fosse? – il pollice di Travis alzò il cane della Colt.
-    Si dà il caso che li stia cercando anch’io, anzi, credo di aver scoperto dove si rintanano. Potremmo lavorare insieme.
Ci fu un attimo di silenzio.
-    Si sieda, e prenda del Whiskey – disse infine Travis.
-    Grazie.
-    Perché li sta cercando? – chiese Travis.
-    Beh... diciamo che devo saldare un vecchio conto. E lei?
-    Stesso motivo.
-    Bene. Io non le chiederò nulla, e lei farà lo stesso con me. L’importante è farli fuori, no?
-    Parole sante.
I due continuarono a parlare per circa un’ora. L’uomo disse di chiamarsi Jack Forsyte. Aveva seguito i desperados dopo che avevano attaccato una fattoria. Passava nei dintorni quando aveva sentito gli spari. Si era nascosto e, quando quelli se ne erano andati, li aveva seguiti. Disse di averli visti entrare in un canalone, e pensava che lì dentro ci fosse la tana della banda.
Travis disse di chiamarsi William Reds (la prudenza non è mai troppa), e si dichiarò disponibile ad aiutare Jack.
Non sapeva perché, ma quell’uomo gli ispirava fiducia.
Decisero di partire all’alba del giorno seguente.
Dopo due giorni di cavallo giunsero in vista del canalone descritto da Jack.
-    Direi di fermarci a far riposare le bestie – propose Jack.
-    Buona idea. Pensi che siano lì dentro?
-    Non posso giurarci, William, ma controlleremo.
Tre ore più tardi i due si diressero verso il presunto covo dei desperados, facendo un mezzo giro sulla destra del canalone.
Trovarono una parete che poteva essere facilmente scalata. Nascosero i cavalli tra le rocce e iniziarono ad arrampicarsi.
Arrivati verso la sommità delle rocce Jack fece un cenno a Travis, che si trovava sulla destra. Travis guardò verso il punto indicatogli e vide un tizio con un sombrero che faceva la guardia.
Jack gli indicò che doveva aggirarlo sulla destra e farlo secco senza rumore.
Mentre Travis eseguiva si domandò dove diavolo Jack avesse imparato ad essere così abile.
Seguendo le indicazioni di Jack, Travis venne a trovarsi giusto dietro il bandito. Estrasse il coltello e, dopo un momento di esitazione, glielo infilò tra le costole. Il desperado cadde senza un grido.
Jack e (William) Travis si portarono sulla sommità del canalone, e uno sguardo di sotto li riempì di una gioia crudele. C’era la banda al completo. Circa trenta uomini, del tutto ignari della sorte che stava per capitar loro.
-    Direi di darci subito da fare, William. Io vado ad appostarmi dall’altra parte delle rocce, poi inizieremo il tiro al bersaglio.
-    OK.
Jack se ne andò, e mezz’ora dopo era dall’altra parte del canalone. Fece segno a Travis di iniziare le danze.
I due cominciarono a sparare con i potenti Winchester .44 e continuarono per circa mezz’ora, senza quasi nessuna resistenza dal basso. La sorpresa era stata completa.
Alla fine della sparatoria sul terreno si contavano ventiquattro uomini.
Jack raggiunse Travis e gli disse che ne dovevano essere rimasti alcuni nelle baracche che si potevano vedere in fondo. Disse che avrebbero dovuto andare a rastrellare il campo e finire il lavoro.
Travis lo seguì. Trovarono altri sette uomini, tre dei quali feriti. Di lì a poco erano tutti morti.
Dopo Travis si sedette, stanco per il sudore e per il sangue. Raccontò a Jack di sua moglie e della sua vendetta.
-    E adesso – disse infine – non vuoi raccontarmi anche la tua, di storia?
-    È presto detto, Travis. – (Travis?) – Su questa banda c’era una taglia complessiva di diecimila dollari, e tu mi hai aiutato a guadagnarmela. Ora avrò anche la tua, di taglia.
Gli puntò la rivoltella alla testa. (William) Travis chiuse gli occhi.


Cesare Bartoccioni
24 marzo 1993

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