Come scrivo - autosaggio

Trovo il tempo per scrivere tra il bronzo del tramonto e l'oro dell'alba, nell'argento della notte...

Fin dagli scritti della mia prima gioventù ho sempre ricercato una sintesi purgata da ogni ridondanza verbale o descrittiva. Il lavoro linguistico (la parola giusta nel posto giusto) ha costituito ogni volta la mole principale dell'impegno su ogni testo.
I racconti giovanili scaturivano come locomotive da un tunnel, e rapidamente correvano sul binario d'inchiostro giungendo al capolinea nel tempo massimo di un'ora, senza pensarci su troppo, assecondando ciecamente il momento magico d'irresistibile ispirazione.
Il risultato era un ritmo accelerato, quasi cinematografico, che evocava rapide immagini in successione sino al climax del finale.
Alla fine di ogni opera si trova la data di stesura, quindi potrete da soli farvi un'idea delle variazioni stilistiche rispetto alle opere più recenti.
Nella "maturità" ho cercato di accentuare un po' di più la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto nei loro dialoghi, facendo esprimere ognuno di loro come avrebbe voluto e potuto (o non potuto) in base alla parte da me assegnata.
È poi sempre vero che, puntualmente, i personaggi si rivelano molto indisciplinati e non ne vogliono sapere di seguire il copione predisposto dal loro creatore, mostrando anzi, spesso e volentieri, una totale mancanza di rispetto obbligandomi a scrivere ciò che vogliono loro, non importa quante proteste io possa sollevare né quante resistenze io possa opporre...
Ma torniamo a noi.
Nell'opera storica utopica allegorica Deanor ho curato un po' di più le descrizioni, sempre cercando di usare solo le parole strettamente necessarie. In fondo... si tratta di un romanzo.
L'ultimo dettaglio che ritengo importante comunicare è che ogni riferimento a elementi o avvenimenti realmente esistenti ed esistiti presente negli scritti (strade, piazze, monumenti, edifici, eventi...) è sempre assolutamente veritiero e rispettoso della realtà dei fatti e dei luoghi.
Ah, dimenticavo... i nomi dei personaggi e dei luoghi frutto di invenzione hanno tutti un significato, spesso nascosto. Nulla è casuale.
Beh, allora... non mi resta che augurarvi buona lettura!

Cesare Bartoccioni
27 agosto 2015

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